Canapa in Edilizia: Proprietà Millenarie e Vantaggi Ambientali

La canapa, pianta dalle innumerevoli proprietà conosciute da millenni, ha una storia tecnica che risale a oltre 8000 anni fa, nelle regioni dell’Asia Centrale. I primi utilizzi documentati risalgono al 2737 a.C., quando un trattato di medicina cinese la indicava come pianta medicinale. Tuttavia, le sue straordinarie proprietà fibrose sono state sfruttate per secoli in molteplici settori, dalla costruzione delle caravelle di Colombo alle vele ultraresistenti della Marina Inglese.

Oggi, la canapa riveste un ruolo importante nell’edilizia sostenibile, contrastando l’uso massiccio di materiali dannosi. Nel contesto del Green Deal, la canapa emerge come protagonista, offrendo soluzioni eco-friendly per affrontare il cambiamento climatico e lo sfruttamento indiscriminato delle risorse.

In edilizia, la canapa si presta a diverse applicazioni, tra cui blocchi, intonaci e pannelli isolanti. La sua capacità di assorbire metalli pesanti dal terreno, nota come “Bioremediation”, è particolarmente rilevante, come dimostrato nel tentativo di bonificare i terreni dell’Ilva di Taranto.

I materiali derivati dalla canapa, come i biomattoni, si distinguono per la loro completa riciclabilità e biodegradabilità, supportando l’adozione di un’economia circolare. Tali materiali possono essere riutilizzati o trasformati in nuovi prodotti, contribuendo al benessere ambientale.

Il biomattone di canapa, realizzato con il fusto tritato della pianta, agglomerato con calce dolomitica e acqua, non solo ha la capacità di assorbire CO2 dall’atmosfera, ma offre anche un’elevata capacità isolante. Le case con pareti di biomattoni di canapa regolano l’umidità interna, migliorando il comfort abitativo e la salubrità degli ambienti.

Nonostante i numerosi vantaggi, è importante considerare alcuni aspetti negativi, come le dimensioni ingombranti dei mattoni di canapa e la limitata disponibilità del Canapulo in Italia, spesso importato dalla Francia.

I pannelli fonoassorbenti in canapa, ideali per la prefabbricazione in legno, offrono ulteriori opzioni per l’isolamento termico, mentre la miscelazione di calce e canapa può essere impiegata come intonaco interno ed esterno, garantendo traspirabilità e resistenza all’umidità.

In termini di costi, l’utilizzo della canapa in bioedilizia può risultare più elevato rispetto all’edilizia tradizionale, principalmente a causa della limitata diffusione della filiera in Italia e della presenza limitata di aziende distributrici. Tuttavia, il mercato sembra evolversi, e la speranza è che una maggiore diffusione contribuirà a stabilizzare i prezzi in futuro. Alcune Regioni, come il Piemonte, offrono incentivi e detrazioni fiscali per l’impiego di materiali bio-derivati o riciclati, come previsto dalla legge regionale del 4 ottobre 2018, n° 16.

Lascia un commento